Cosa vedere in Bosnia ed Erzegovina? Il mio tour di 3 giorni
Hai mai pensato di visitare la Bosnia ed Erzegovina? Se la risposta è no, ti capisco: spesso non è tra le prime destinazioni che vengono in mente. Eppure, è proprio questo che la rende speciale. In tre giorni ho scoperto un paese autentico, ricco di storia, cultura e paesaggi sorprendenti.
Se stai cercando un viaggio diverso, profondo e intenso, ma anche sorprendentemente economico e accessibile, allora prendi nota: questo itinerario ti porterà nel cuore della Bosnia ed Erzegovina, tra città vibranti, villaggi incantati e panorami indimenticabili.
Giorno 1 – Sarajevo
Sarajevo è una città che ti entra dentro piano piano, ma poi non se ne va più. Qui convivono culture, religioni e memorie. Ogni strada racconta qualcosa: dalla città vecchia ottomana ai musei che parlano di guerra, fino ai punti panoramici dove tutto sembra più chiaro, più umano.
Ho raccontato Sarajevo in un articolo dedicato, dove ti porto tra i vicoli di Baščaršija, le moschee, le cattedrali e la famosissima fontana Sebilj. Se vuoi scoprire cosa vedere e vivere nella capitale bosniaca, dai un’occhiata qui:
👉 Leggi l’articolo completo su Sarajevo
Giorno 2 – Tour in giornata da Sarajevo all’Erzegovina
Durante il mio viaggio in Bosnia-Erzegovina, ho deciso di dedicare il secondo giorno ad una giornata all’esplorazione dell’Erzegovina partendo da Sarajevo. Ho scelto un tour organizzato con GetYourGuide di 12 ore che toccava alcune delle località più suggestive del sud del Paese. È stata una giornata intensa, emozionante, ricca di storia, natura e spiritualità.
La nostra guida, Ahmed, è stata una presenza preziosa: competente, brillante e con un grande amore per la sua terra. Il tour ve lo super consiglio, soprattutto se volete vivere una vera immersione nella cultura bosniaca in poco tempo.
🚗 Prima tappa: Konjic, la porta d’ingresso all’Erzegovina
Ma torniamo a noi. La nostra avventura è iniziata con una sosta a Konjic, una cittadina incastonata tra le montagne e attraversata dal fiume Neretva. Il simbolo di Konjic è il ponte ottomano del XVII secolo, distrutto durante la guerra e ricostruito con grande cura.
Konjic è rinomata per la sua tradizione secolare nell’intaglio del legno, una pratica artigianale che ha ottenuto il riconoscimento dell’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2017. Questa tecnica, tramandata di generazione in generazione, è ancora oggi viva grazie a botteghe locali che producono mobili e oggetti decorativi finemente intagliati. I visitatori possono partecipare a workshop per apprendere queste tecniche tradizionali.
Il fiume Neretva, che attraversa la città, è noto per le sue acque cristalline e fredde. Nel suo alto corso, la temperatura dell’acqua durante i mesi estivi si mantiene tra i 7 e gli 8 °C, rendendolo uno dei fiumi più freddi del mondo. Le sue acque ospitano una flora e fauna endemiche particolarmente delicate, contribuendo alla biodiversità della regione.
Konjic rappresenta un connubio affascinante tra patrimonio culturale e bellezze naturali, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e coinvolgente.
🌉 Seconda tappa: Mostar, tra ferite e rinascita
Arrivare a Mostar è come entrare in una storia sospesa tra dolore e speranza. Il cuore pulsante della città è il celebre Ponte Vecchio (Stari Most), capolavoro dell’architettura ottomana, costruito nel 1566 per volontà del sultano Solimano il Magnifico. A progettarlo fu Mimar Hajruddin, allievo del celebre Sinan, che lo fece erigere a 20 metri d’altezza sopra le acque smeraldo del fiume Neretva, collegando le due sponde della città.
Durante la guerra degli anni ’90, il ponte fu distrutto nel 1993, diventando simbolo della devastazione del patrimonio culturale bosniaco. La sua ricostruzione, completata nel 2004 con il sostegno dell’UNESCO e della Banca Mondiale, è diventata un potente simbolo di riconciliazione. Dal 2005, l’intero centro storico è riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità.
Oggi, lo Stari Most è anche teatro di eventi spettacolari, come la Red Bull Cliff Diving World Series, che nel 2025 tornerà per la sua nona edizione, portando a Mostar i migliori tuffatori del mondo.
Il centro storico di Mostar è un dedalo di vicoli acciottolati, moschee antiche, bazar colorati e botteghe artigiane dove il tempo sembra essersi fermato. Nell’aria, il profumo del caffè bosniaco si mescola a quello delle spezie, invitando a fermarsi nei tanti caffè che si affacciano sul fiume.
Tra questi, uno dei luoghi più suggestivi è la caffetteria Čardak, in Onešćukova 2, consigliata dalla nostra guida. Una terrazza intima con una vista impareggiabile sul ponte, perfetta per una pausa rilassante, immersi nella bellezza del paesaggio e nei suoni della città.
Passeggiare per Mostar è molto più che visitare una città: è attraversare un ponte tra passato e presente, tra le ferite della guerra e la forza di una comunità che ha saputo ricostruire la propria identità con orgoglio e resilienza. È un’esperienza che lascia un segno profondo.
💦 Terza tappa: le cascate di Kravice, un angolo di paradiso
Le cascate di Kravice sono una delle meraviglie naturali più spettacolari della Bosnia ed Erzegovina. Situate nel comune di Čapljina, a circa 40 km da Mostar, queste cascate sono un vero angolo di paradiso. Un semicerchio di cascate, alte fino a 25 metri, forma una piscina naturale dove l’acqua del fiume Trebižat scorre con impeto, creando un paesaggio mozzafiato. La vegetazione lussureggiante che circonda le cascate aggiunge un tocco di magia, rendendo il luogo ancora più suggestivo.
Durante la visita, si può passeggiare lungo i sentieri che portano alla base delle cascate, fermarsi a scattare foto incredibili o semplicemente rilassarsi ascoltando il fragore dell’acqua che scorre. Sebbene durante il nostro viaggio a marzo le temperature dell’acqua non fossero adatte per un bagno, in estate questo diventa uno dei luoghi più rinomati per fare il bagno, grazie alle acque fresche e cristalline che formano delle piscine naturali perfette per rinfrescarsi.
Le cascate sono il luogo ideale per una pausa immersi nella natura, lontano dal caos quotidiano. È il posto perfetto per staccare la spina, rilassarsi e godersi la tranquillità che offre il suono delle acque in movimento e la bellezza incontaminata che le circonda.
Orari e Prezzi
-
Orari di apertura: Le cascate sono aperte tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 durante la stagione estiva (da maggio a settembre). Nei mesi invernali, l’orario di apertura può essere ridotto, quindi è sempre meglio verificare prima della visita.
-
Prezzo di ingresso: L’ingresso alle cascate è di circa 10 BAM (5 euro) per persona. Il prezzo può variare leggermente a seconda della stagione e delle attività extra (come il noleggio di kayak).
-
Servizi: L’area è dotata di parcheggi, servizi igienici, chioschi e ristoranti, dove è possibile gustare piatti tipici e rinfrescarsi con una bevanda.
Le cascate di Kravice sono sicuramente una tappa imperdibile per chi cerca un’esperienza immersa nella natura, in un angolo incontaminato della Bosnia-Erzegovina.
🏰 Quarta tappa: Počitelj, il borgo sospeso nel tempo
Počitelj è un antico villaggio fortificato che conserva un fascino unico, grazie alla sua architettura ottomana ben conservata. Il borgo è situato sulla riva del fiume Neretva, ed è famoso per le sue stradine in pietra e i suoi edifici storici. La fortezza, che si trova sulla collina, offre una vista panoramica spettacolare sulla valle sottostante e sulla città.
La salita alla fortezza non è semplice, ma ne vale la pena. Una volta arrivati in cima, la vista sulla valle e sul fiume è impagabile. Počitelj, nonostante la sua storia e il suo valore culturale, è ancora poco turistico, il che permette di esplorarlo in tranquillità senza la folla che si trova in altre destinazioni.
Il borgo ha origini medievali, ma è stato sotto il dominio ottomano che ha raggiunto il suo massimo splendore. L’architettura tradizionale ottomana è visibile ovunque, con moschee, case in pietra e il minareto che dominano il panorama.
Počitelj è un posto perfetto per una passeggiata tranquilla, per scoprire la sua storia e ammirare la vista senza la fretta tipica dei luoghi più turistici. Un’ottima occasione per esplorare un angolo autentico della Bosnia-Erzegovina.
🕌 Quinta tappa: Blagaj Tekke, spiritualità sul fiume Buna
Ultima tappa del nostro viaggio è stata Blagaj, un piccolo angolo di tranquillità dove il fiume Buna s’incontra con le montagne, creando un paesaggio mozzafiato. Qui si trova la Blagaj Tekke, un antico monastero sufi costruito nel XVI secolo, che si erge maestoso tra le rocce. Questo luogo, noto per la sua bellezza e spiritualità, è uno dei più visitati della Bosnia-Erzegovina.
Blagaj Tekke è un esempio straordinario di architettura ottomana, con il suo stile sobrio e armonioso che si fonde perfettamente con l’ambiente circostante. La tekija (monastero sufi) è costruita a picco sulla roccia, a pochi passi dalle acque cristalline del fiume Buna, la cui sorgente è una delle più grandi in Europa. La vista che si gode dal monastero è davvero unica, con il contrasto tra il bianco delle mura e il turchese delle acque che scivolano tra le rocce.
L’atmosfera che si respira a Blagaj è calma e meditativa. Qui, i visitatori possono fare una passeggiata lungo le rive del fiume, osservare i tradizionali mulini ad acqua o semplicemente sedersi e godersi il paesaggio in totale tranquillità. È il luogo perfetto per una pausa dal ritmo frenetico delle città, immergendosi nella serenità che solo la natura e la spiritualità possono offrire.
Se decidi di visitare il monastero, ricorda che la Blagaj Tekke è ancora un luogo di culto musulmano. Pertanto, è importante mostrare rispetto per le tradizioni locali. All’ingresso, ad esempio, è richiesto di togliere le scarpe come segno di rispetto per il luogo sacro. Oltre a questo, è consigliato vestirsi in modo appropriato, evitando abiti troppo casual o scollati. Entrare in questo monastero è un’esperienza che ti permette di immergerti non solo nella spiritualità del luogo, ma anche nella storia e nella cultura islamica che da secoli caratterizzano la Bosnia-Erzegovina.
Perché rifarei questo tour in Bosnia-Erzegovina?
-
È il modo perfetto per scoprire la diversità della Bosnia, dai centri storici ai paesaggi naturali;
-
Tutto è organizzato nei minimi dettagli, senza stress e in completa sicurezza;
-
La guida Ahmed è stata eccezionale: preparata, simpatica e sempre disponibile a rispondere alle domande;
-
Ogni tappa offre esperienze diverse e complementari, dalla spiritualità di Blagaj alla vivacità di Mostar;
-
È un tour completo che in un solo giorno ti regala un assaggio profondo della Bosnia-Erzegovina autentica.
Prenota qui il tuo tour in Erzegovina da Sarajevo
Se anche tu vuoi vivere questa esperienza, puoi prenotare lo stesso tour che ho fatto io direttamente qui sotto tramite GetYourGuide.
Il prezzo è di circa 90€ a persona e la prenotazione è semplice e immediata:
Giorno 3 – On the road fino a Medjugorje
Dopo aver ritirato l’auto a noleggio con SIXT a Sarajevo, siamo partiti per un viaggio di circa due ore e mezza verso un luogo che, a prescindere dalla fede, lascia il segno: Medjugorje.
Questo piccolo paese della Bosnia-Erzegovina è diventato famoso nel 1981, quando sei ragazzi del posto dissero di aver visto la Madonna sulla Collina delle Apparizioni.
Da allora, milioni di pellegrini vi si recano ogni anno per cercare risposte, guarigione o semplicemente pace.
La visita inizia spesso dalla Chiesa di San Giacomo, cuore pulsante del paese. Ma il momento più toccante è la salita alla collina: il sentiero non è affatto semplice ed è irregolare. Arrivare in cima, soprattutto al tramonto, regala un’atmosfera sospesa, silenziosa, profondamente umana.
Anche chi non è religioso può trovare in questo luogo un’occasione per fermarsi e respirare, per guardarsi dentro. È un’esperienza che parla al cuore, più che alla mente.
Consiglio pratico: scarpe comode, acqua, e una partenza al mattino presto o nel tardo pomeriggio per evitare il caldo e incontrare la collina nel suo momento più magico.
Altri consigli pratici per il tuo viaggio in Bosnia ed Erzegovina
-
Moneta: la valuta locale è il Marco Bosniaco (BAM o KM), ma l’euro è spesso accettato in molti luoghi turistici. Ricorda: 1 euro corrisponde a circa 2 BAM.
-
Lingua: la maggior parte delle persone parla bosniaco, ma in molti capiscono l’inglese.
-
Sicurezza: La Bosnia ed Erzegovina è generalmente sicura per i turisti, ma in alcune aree rurali potrebbero esserci mine inesplose. Solo il 60% dei campi minati è documentato, e gli smottamenti del 2014 hanno spostato alcune mine. Evita zone isolate e non asfaltate e, se fai escursioni, verifica sempre la situazione con il Bosnia and Herzegovina Mine Action Centre (BHMAC).
-
Trasporti: l’auto è il modo migliore per spostarsi liberamente.
Siete pronti a partire? Se volete scoprire altre destinazioni insolite, itinerari alternativi e tanti consigli su capitali europee e viaggi unici, seguitemi su Instagram @alessandra_worldtrip. Vi guiderò alla scoperta di luoghi che forse non avreste mai pensato di visitare!